In quest’ultima settimana, da lunedì 19 a venerdì 23 maggio 2025, Heritage Lab ha ospitato il workshop “Metodi di archiviazione e conservazione del patrimonio fotografico”, organizzato in collaborazione con l’ISIA di Urbino e la Fondazione MAIRE – ETS.
Undici studenti e studentesse dell’istituto urbinate hanno preso parte a un’intensa esperienza formativa, alternando lezioni teoriche, sessioni pratiche e momenti di confronto con esperti del settore. Partendo dall’esempio di Italgas, pioniere nella digitalizzazione del proprio archivio storico, i partecipanti hanno sperimentato tecnologie avanzate per la digitalizzazione 2D e 3D — tra cui Replica 360, scanner planetari, stativi fotografici e LIDAR — oltre a software per la descrizione archivistica come XDams e strumenti di fotogrammetria.
L’attività centrale del workshop ha riguardato la digitalizzazione e valorizzazione di 23 disegni storici di FIAT Engineering, parte di un lotto recentemente restaurato da Bottega Fagnola di Torino. Questi lucidi, provenienti da progetti emblematici del Novecento industriale italiano – tra cui il Palazzo del Lavoro di Italia ’61, FIAT Mirafiori, Fonderia Lingotto, e il Politecnico di Torino – raccontano la storia di officine, padiglioni, infrastrutture e interventi urbanistici, e portano firme di rilievo come Gae Aulenti e Pier Luigi Nervi.
Nella giornata conclusiva, gli studenti hanno restituito i loro progetti finali, sviluppati a partire dai disegni digitalizzati. Le presentazioni, in forma fotografica e audiovisiva, hanno affrontato i temi della digitalizzazione del patrimonio, dell’ingegno progettuale italiano e delle celebrazioni di Italia ’61, offrendo letture originali e multidisciplinari dei materiali d’archivio. A completare il programma, la presentazione pubblica del restauro dei disegni, con la partecipazione della Soprintendenza Archivistica del Piemonte e Valle d’Aosta e della Fondazione MAIRE – ETS.
Un ringraziamento speciale va a tutti gli studenti e le studentesse per l’entusiasmo e la qualità del lavoro svolto, e ai partner coinvolti in questa esperienza di formazione sul campo, che conferma ancora una volta il nostro Heritage Lab come spazio di sperimentazione e trasmissione delle competenze nel campo della cultura digitale applicata al patrimonio.