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L’ILLUMINAZIONE PARIGINA, PROTAGONISTA DI FEBBRAIO

Dopo avervi raccontato l’avvento della luce a gas nel panorama milanese della metà del diciannovesimo secolo, con la condivisione del libro La nuova illuminazione in Milano, continuiamo la narrazione spostandoci nella Parigi di fine secolo. Il libro del mese di febbraio, L’éclairage à Paris di Henri Maréchal è uno studio tecnico dei diversi metodi d’illuminazione impiegati nella capitale francese durante la Belle Époque, ovvero gas, elettricità, petrolio, olio, e altri, come specifica il sottotitolo del testo.

Parigi, Esposizione Universale del 1900. Public domain, via Wikimedia Commons.

Parigi all’alba del Novecento

La fine del diciannovesimo secolo è caratterizzata da una grande evoluzione in svariati settori. La nascita dell’elettricità trasforma la società, aumentando produzione e consumo. I viali, i grandi magazzini e i teatri si illuminano. Inizia la vita notturna, diminuisce la criminalità e viene incrementata ulteriormente la socialità. Continua il processo cominciato all’inizio del 1800, descritto da Accum in A practical treatise on gaslight disponibile, da maggio, nella nostra Digital Library, in lingua originale, e da settembre nella versione tradotta, da Silvio Pellico.

In ambito industriale l’innovazione è in espansione. Si sviluppano nuovi mezzi di trasporto, come la metropolitana e l’automobile. Si accorciano le distanze, grazie ai voli aerostatici, ai transatlantici e alle ferrovie. Le teorie di Pasteur riducono le epidemie e la creazione della rete fognaria migliora le condizioni di salute della popolazione. Parigi è il centro pulsante in questo periodo di fermento socioculturale, noto come la Belle Époque.

Nel 1889, in occasione dell’Esposizione Universale, si costruisce la Tour Eiffel e nello stesso anno si inaugura il Moulin Rouge. Questi due simboli iconici mostrano lo splendore raggiunto da Parigi alla fine del Novecento. Nel 1895 il cinema dei fratelli Lumière afferma il ruolo della città francese nell’arricchimento del panorama artistico e culturale dell’epoca. Il giornale Le Petit Parisien raggiunge una notevole diffusione, confermando un crescente coinvolgimento sociale dei cittadini. Tuttavia questo notevole incremento delle possibilità e il miglioramento delle condizioni di vita porta con sé una crescita delle disparità sociali. Il divario tra le classi aumenta e la città si divide. Le zone illuminate sono quelle popolate dalla borghesia, mentre i quartieri operai (Belleville e Ménilmontant) rimangono bui e sovraffollati.

Poster de “L’innaffiatore innaffiato” (L’arroseur arrosé), 1896, film dei fratelli Auguste e Louis Lumière. Marcellin Auzolle (1862-1942), CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons.

Storia e metodi dell’illuminazione parigina all’epoca

Henri Maréchal, ingegnere civile e del servizio municipale della citta di Parigi, scrive L’illuminazione a Parigi, studio tecnico dei diversi modi d’illuminazione impiegati a Parigi sulla via pubblica, nei viali e giardini, nei monumenti, le stazioni, i teatri, i grandi magazzini, ecc. e nelle case private. Gas, elettricità, petrolio, olio, ecc. Fabbriche e stazioni centrali, canalizzazioni e apparecchi d’illuminazione, organizzazione amministrativa e commerciale, rapporti delle compagnie con la città; trattati e convenzioni, illuminamento delle vie pubbliche, calcolo e prezzo di rivendita, nel 1894. L’opera nasce con l’obiettivo di esporre in maniera chiara e dettagliata la consistente influenza dell’esperienza parigina nella storia della tecnologia della luce. Nella prefazione, infatti, l’autore specifica che si augura che le informazioni contenute nel suo scritto possano essere applicate dappertutto.

Il testo inizia con un quadro storico dello sviluppo dell’illuminazione, a partire dalla prima prova, con una candela, nel 1318, fino alla contemporaneità dello stesso Maréchal, caratterizzata da un’ampia diffusione del gas, da un’iniziale propagazione dell’elettricità e dal progresso dell’impiego di oli minerali. Il libro è ricco di descrizioni tecniche sul funzionamento dei vari apparecchi di illuminazione: Maréchal spiega i processi, i componenti, le proporzioni e i costi dell’illuminazione in modo approfondito, attraverso grafici, immagini e tabelle, fornendo numerosi esempi di specifiche lampade, fabbriche e compagnie.

Modelli di Lampioni utilizzati agli Champs-Elysées a Place de la Concorde. Illustrazione tratta dal libro.

Prezzi, aspetti legislativi e considerazioni generali

Sfogliando le pagine del volume troviamo illustrazioni di candelabri, presenti agli Champs-Élysées o in place de la Concorde, con le relative quantità di gas orarie necessarie per il mantenimento dell’accensione e i costi che ne derivano. Tra gli aspetti normativi approfonditi all’interno del testo sono citati diversi accordi tra la città di Parigi e le compagnie di illuminazione. L’ultimo tra questi, quello 1870, è riportato per intero e consiste in 53 articoli, siglati tra la municipalità parigina e la Compagnie Parisienne du Gaz, che stabiliscono la regolamentazione contrattuale in materia d’illuminazione e riscaldamento a gas.

Dettaglio di un rubinetto di chiusura con logo della Compagnie Parisienne.
Sistema di illuminazione a Place de la Concorde, Parigi. Illustrazione tratta dal libro.

Segue un’ampia esposizione del settore elettrico, delle varie fabbriche presenti sul territorio parigino, del sistema di distribuzione, dei motori, della canalizzazione e degli accumulatori. Con indiscutibile competenza e preparazione Maréchal dipinge un affresco dell’applicazione dell’illuminazione elettrica in una Parigi in fase di transizione, dove le tecnologie del gas illuminante e della luce elettrica coesistono. L’autore permette anche ai lettori non specializzati di immergersi nel mondo dell’illuminazione elettrica, comprendendone le diverse fasi di produzione. Sono infatti illustrati i 3 elementi che compongono una centrale: le caldaie, che fabbricano il vapore; le macchine, che trasformano la forza elastica del vapore, in lavoro meccanico e dinamo che trasformano il lavoro meccanico, in energia elettrica.

Il volume è uno straordinario intreccio di informazioni tecniche, scientifiche, storiche e topografiche, che coinvolgono l’economia e gli aspetti giuridici della società parigina, nel corso della Belle Époque, attraverso lo sviluppo della tecnologia della luce. La copia, che custodiamo in biblioteca, riporta un timbro della Società italiana per il gaz, risalente alla prima metà del 1900, testimoniando che la passione per il progresso ha una storia consolidatasi nel tempo.

Modelli di Lampioni utilizzati sul ponte de la Concorde e presso l’Opéra di Parigi. Illustrazione tratta dal libro.