Collezioni
Nel racconto dell’industria del gas in Italia esiste una testimonianza materiale che è fatta di strumenti di misurazione, di impianti e mezzi di intervento. Tutti questi oggetti, parte del precedente museo storico Italgas, sono le tracce concrete del lavoro degli operai nelle officine del gas manifatturato e nelle reti di metanizzazione, dei gasisti e dei letturisti.
Per un museo degli oggetti
L’idea di un museo storico, tradizionalmente inteso, prende vita a metà degli anni ’80 del secolo scorso, quando si sceglie come sede l’area dell’attuale ex Esercizio di Torino: l’Officina del Gas di Corso Regina Margherita, uno dei luoghi storici dell’impresa.
Il progetto prevedeva il censimento e la raccolta di un gran numero di oggetti e impianti, parti dei quali risalenti alla seconda metà dell’Ottocento, proveniente in particolare dalle Officine di Savona, Chiavari, Venezia, Napoli, Castellamare, Roma e Torino.
Quanto raccolto, anche intere parti di impianti, avrebbe offerto la possibilità di ricostruire le tappe fondamentali dell’evoluzione dell’industria del gas. Il progetto originale si arena a causa degli insufficienti spazi di deposito ed espositivi e si decide di creare un’area museale ridotta, nella sede di via Po.
Nel 2008 il museo storico cambia dislocazione, trasferendosi nella sede di corso Palermo 3, arricchito da elementi multimediali e interattivi che permettono di ricostruire le tappe fondamentali della storia dei gas utilizzati per l’illuminazione e il riscaldamento.
Un nuovo progetto
Nella nuova sede di Heritage Lab, è possibile visionare solo una piccola parte delle collezioni.
Il nuovo progetto che le coinvolge prevede una schedatura completa di tutti gli oggetti tecnico scientifici e la messa on line delle descrizioni e delle loro riproduzioni fotografiche.